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L'importante energia delle parole

  • Immagine del redattore: Anna  Meg Dilevrano
    Anna Meg Dilevrano
  • 7 set 2022
  • Tempo di lettura: 4 min

La parola è un tipo di energia ancora più potente del pensiero


La parola è un'energia potentissima perché è pensiero più l'energia del suono; è importante quindi prestare attenzione non solo ai pensieri che provengono dal nostro programma interiore, dal nostro modo di pensare, ma anche dal nostro modo di esprimerci (eliminando quelle parole o frasi fatte che usiamo automaticamente durante la giornata) che fa sì che emaniamo un'energia debole, imprecisa o dannosa al nostro benessere mentale. Ciò che abbiamo dalla vita dipende moltissimo da come ci esprimiamo e da cosa diciamo, in quanto emaniamo frequenze e la stessa energia che emaniamo ci ritorna: legge di causa effetto.

Questo è lo stesso principio che fa risuonare il diapason: quando una frequenza dinamica entra in contatto con ciò che contiene la stessa frequenza in forma statica, essa inizierà a vibrare. In questo senso noi cogliamo ciò che entra in risonanza con noi: il nostro modo di pensare, amare, agire creerà risonanza e non si potrà trovare fuori di noi ciò che non avremo già coltivato dentro. Per evolvere bisognerà quindi prima cambiare noi stessi.


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Un testo profondo, con nuove, straordinarie fotografìe a colori di cristalli d'acqua realizzate dal dottor Masaru Emoto, che introduce e spiega il concetto chiave di risonanza, il veicolo attraverso cui viene trasmessa l'energia della forza vitale, ed esplora il significato delle parole e del linguaggio, la loro origine e il loro impatto sull'acqua. Possiamo applicare questa conoscenza alla nostra vita di tutti i giorni per raccogliere i frutti benefici della risonanza positiva, cioè avere relazioni più armoniose con gli altri, ristabilire la nostra salute e migliorare la nostra capacità di comunicazione.


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Ogni giorno usiamo dei clichés per esprimere il nostro stato d'animo; essi provengono dal subconscio e sono ascoltati dal subconscio, che reagisce emanando il tipo di energia necessario a esaudire le nostre affermazioni.

En archē ēn ho Logos kai ho Logos ēn pros ton Theon kai Theos ēn ho Logos In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio.

Ascoltiamo dunque le parole e le frasi che usiamo nei messaggi che inviamo a noi stessi e agli altri, notando che spesso, nel nostro modo di esprimerci, mettiamo in evidenza più ciò che non vogliamo che ciò che vogliamo, usando parole che continuano ad alimentare nelle nostre menti i sensi di colpa verso il passato o a nutrire le paure verso il futuro. Qui di seguito vi è una lista di termini che dannosamente ci aiutano a mantenere abitudini di pensiero che vorremmo invece cambiare: eliminateli appena si presentano, visualizzando di riporli in un sacchetto e sotterandolo, oppure usando il metodo del "cancella, cancella, cancella". Ricordatevi che i nostri limiti ci fanno vedere la realtà con gli stessi limiti. Cerchiamo di notare e successivamente cancellare o sostituire in positivo le parole:

  • impossibile

  • difficile

  • non posso

  • dovrei

  • devo

  • cerco

  • al limite

  • se solo...

  • ma...

  • però...

  • dubbio

  • colpa di...

Inoltre eliminate:

  • parole usate al diminutivo che riflettono un modo piccolo di pensare, come: attimino, minutino, momentino, pochino, vestitino, casetta, lavoretto, e così via;

  • ogni parola che impone un ruolo a noi o agli altri;

  • ogni parole che misura o valuta noi o gli altri;

  • ogni parola che tende a giudicare o condannare noi o gli altri;

Ricordatevi che il subconscio funziona in modo strettamente letterale: non può giudicare sfumature di pensiero e non ha alcun senso dell'umorismo; se noi, per esempio, diciamo "a tutti i costi" il subconscio lo interpreta letteralmente, includendo costi che il nostro conscio non intendeva, come altissimi prezzi monetari, malattie, eccetera.


Consiglio:


Segue una lista tipica e parziale di frasi che confondono e danneggiano la nostra energia: ascoltate la vostra conversazione giornaliera e quella degli altri e, se notate queste frasi, eliminatele immediatamente, (basta ordinarlo al subconscio dicendo la frase "cancella, cancella, cancella").

  • A tutti i costi Darei il braccio destro

  • Mi fai impazzire Non dirmelo

  • Mi sono morso la lingua Ho una fame/sete da morire

  • Mi spezza la schiena Ti voglio bene da morire

  • Mi fa morire di crepacuore Corri come un pazzo

  • Non ne faccio una giusta Divento matto per quella cosa

  • Un vero rompicaco Mi scoppia la testa

  • Non posso aspettare Mi brucia dentro

  • Mi spezza il cuore Sono stanco morto/a

  • Ho perso la testa Finalmente mi 'tolgo questo dente'

  • Nessuno mi ama Mi toglie il fiato/respiro

  • Sono fuori di me Sto cadendo a pezzi

  • Spaventato a morte Sono cotto/a

  • Sono scioccato Mi ha traumatizzato

  • Sei/Sono un buono a niente Ho un nodo allo stomaco

  • Mi ha tagliato fuori Come un pugno nello stomaco

  • Mi ha trafitto il cuore Sono esploso/a

  • Non posso crederci Sono fuso/stravolto/finito

  • Sono stanco come una bestia Non faccio mai niente di buono

  • Non posso averne abbastanza Non si può avere tutto

  • Non ti potrò mai ringraziare abbastanza

  • Ho passato una giornata micidiale

  • Mi sta uccidendo

  • Sarà la mia morte

  • Sto morendo di caldo/freddo



Per concludere

Ho trovato un libro molto interessante sulle parole che si intitola "Parole Ostili" Le parole sono importanti, hanno un potere enorme. Troppo spesso sono utilizzate in modo improprio, offensivo, sleale, impreciso, maleducato, diseducativo. In una parola, duro (senza cuore). E spesso inconsapevole delle conseguenze. Al fine di ridurre, arginare, denunciare, combattere le pratiche e i linguaggi negativi, l’Associazione Parole O_Stili si è impegnata in un progetto di sensibilizzazione ed educazione contro l’ostilità delle parole, online e offline, che ha portato all’elaborazione del Manifesto della comunicazione non ostile. Un’esortazione civile alla scelta responsabile delle parole che si usano, all’ascolto, alla discussione, financo al silenzio.

I racconti che state per leggere si ispirano liberamente ai dieci punti che compongono il Manifesto e sono stati affidati all’interpretazione dei nomi più interessanti della narrativa contemporanea. Ogni punto un racconto, ogni racconto un mondo noto o ignoto, accogliente o pauroso, futuri possibili anticipati dal nostro presente o che svelano ciò che nel presente passa inosservato e che tuttavia condiziona e regola il nostro modo di essere e di interagire con gli altri. Non aspettatevi uno svolgimento didascalico: alcuni racconti vi metteranno alla prova, altri vi accarezzeranno, nessuno vi darà certezze. Non è forse per questo che scriviamo e leggiamo?

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